Roma: le Ville, i Parchi e i Palazzi
Le architetture civili di Roma consistono in diverse centinaia di edifici (palazzi, ville, teatri, terme, alberghi storici) e altri monumenti (fontane, acquedotti, ponti, archi) che accompagnano la storia della città da circa 28 secoli: dall'Arx Capitolina e le domus dell'antica Roma ai palazzi signorili dell'età medievale, dalle lussuose ville della Roma pontificia alle costruzioni moderne che caratterizzano l'EUR e i quartieri più recenti.
In questa sezione tratteremo proprio le Ville e i Palazzi
1. LE VILLE E I PARCHI DI ROMA
1.1. Villa dei Sette Bassi
1.2. Villa Farnesina
1.3. Villa Medici
1.4. Villa Borghese
1.5. Villa Glori
1.6. Villa Doria Pamphilj
1.7. Villa Ada
1.8. Villa Torlonia
1.9. Villa Sciarra
2. I PALAZZI DI ROMA
2.1. Palazzo e Galleria Spada
2.2. Palazzo Braschi
2.3. Palazzo Primoli (museo Napoleonico)
2.4. Palazzo Farnesina ai Baullari (museo Barracco)
2.5. Palazzo Doria Pamphilj
2.6. Palazzo Colonna
1. Le Ville e i Parchi di Roma
Con le ville più belle da visitare a Roma scoprirete aree archeologiche, luoghi meno noti ma anche dei veri e propri polmoni verdi collocati all’interno della città. Molte di queste ville, infatti, assecondando la tipologia architettonica, includono edifici e strutture varie insieme a degli enormi giardini, ora divenuti parchi pubblici. Qui potrete osservare flora e fauna che mai avreste pensato di ammirare nella vivace frenesia romana.
1.1. Villa dei Sette Bassi
La Villa dei Sette Bassi appartiene al Parco Archeologico dell’Appia Antica e risale al II secolo d.C.
I resti archeologici presenti lasciano ipotizzare che la villa fosse tra le più maestose della Campagna Romana insieme alla Villa dei Quintili. Il nome “Sette Bassi”, attribuito alla villa già nell’Alto Medioevo, sembra derivi dall’imperatore Caracalla, Lucius Septimius Bassianus, che pare avesse unito in un unico fondo imperiale questa villa con quella dei Quintili.

1.2. Villa Farnesina
Villa Farnesina non poteva mancare tra le ville più belle da visitare a Roma. Un capolavoro del Rinascimento italiano nel rione Trastevere attraverso cui conoscere “dell’arme e gli amori” del ricco banchiere Agostino Chigi che ne commissionò il progetto all’architetto Baldassarre Peruzzi.
La villa, costruita tra 1506 e 1511, ospita capolavori artistici di Raffaello e della sua scuola, del Sodoma, di Sebastiano del Piombo e di Giulio Romano. Visitare ognuna delle sale riserva grandi sorprese: nella Sala delle Prospettive, per esempio, si possono ancora notarei segni-graffiti lasciati dai Lanzichenecchi di Carlo V nel 1527.
Oggi Villa Farnesina è sede dell’Accademia dei Lincei.

1.3. Villa Medici
Oltre a essere una delle ville più belle da visitare a Roma, Villa Medici è anche collocata nel punto piú alto di tutta la Capitale. Si trova, infatti, in uno dei posti più panoramici di Roma: sulla collina del Pincio, vicinissimo a Trinità dei Monti e alla celebre Piazza di Spagna.
La storia della villa è molto antica e articolata. Si dipana, infatti, dal 1564 fino al 1803 quando Napoleone ne firmò il contratto di acquisto trasferendovi l’Accademia di Francia che ancora oggi vi ha sede. Il giardino di Villa Medici, così chiamata perché furono i Medici a far completare i lavori nel 1576 commissionando il progetto all’architetto Bartolomeo Ammannati, ancora oggi conserva l’aspetto che gli venne dato nel XVI secolo.

1.4. Villa Borghese
Uno dei luoghi da conoscere quando si viene a Roma è senza dubbio il Parco di Villa Borghese. Si tratta di un paradiso verde molto vissuto dai romani in cui trovare angoli di giardino all’italiana o all’inglese, edifici, laghetti e fontane.
La storia dell’intera tenuta risale alla famiglia Borghese, che gli dà il nome, a partire dal 1580. Nonostante i lavori risolutivi siano stati quelli affidati dal cardinale Scipione Borghese agli architetti Flaminio Ponzio e Giovanni Vasanzio tra 1603 e 1633, la storia della villa continuò a evolversi fino al Novecento.
Proprio all’inizio del XX secolo, infatti, divenne di proprietà dello Stato Italiano, venendo poi ceduta al Comune di Roma. Dell’intera tenuta di Villa Borghese, nonostante sia difficile scegliere, vi consigliamo una visita al Casino Nobile, sede della famosissima Galleria Borghese dove potrete ammirare capolavori artistici di incredibile valore.



1.5. Villa Glori
Villa Glori si trova nel quartiere Parioli. Si tratta di una delle 10 ville più belle da visitare a Roma perché è diversa dalle altre: è l’unica villa storica comunale che non ha origini nobiliari. La tenuta, infatti, venne usata per la viticoltura e la caccia e la struttura più antica, dall’aspetto rustico, risale al XVII secolo.
Di proprietà della famiglia Glori nell’Ottocento, la tenuta fu protagonista di eventi legati all’Unità d’Italia. Acquistata nel 1923 dal Comune di Roma, divenne Parco della Rimembranza, dedicato prima ai caduti della Grande Guerra e poi a tutti i caduti romani per la patria.
Nel parco oggi si possono ammirare varie installazioni d’arte contemporanea, di artisti come Jannis Kounellis, Giuseppe Uncini, Mauro Staccioli, in dialogo con il verde in cui sono immerse.

1.6. Villa Doria Pamphilj
Collocata nel quartiere Gianicolense, Villa Doria Pamphili, con i suoi 184 ettari, è tra i piú grandi parchi pubblici della Capitale. La villa venne progettata nel Seicento dallo scultore Alessandro Algardi e dal pittore Giovanni Francesco Grimaldi come casa di campagna per la famiglia Doria Pamphili.
Dopo svariate vicende il Comune di Roma ne acquistò 168 ettari e venne completamente aperta al pubblico nel 1972. È tra le ville più belle da visitare a Roma perché si tratta di un luogo ricco di arte, personaggi e storie da scoprire.




1.7. Villa Ada
Villa Ada, grazie al grande parco che la costituisce, è tra le 10 ville più belle da visitare a Roma. L’intero complesso della villa (circa 160 ettari) è collocato a Roma Nord, nel quartiere Parioli.
La sua origine risale al XVII secolo ma fu Vittorio Emanuele II, dal 1872, a realizzare ampliamenti e migliorie. Quando i Savoia vendettero la villa al Conte Giuseppe Telfener, amministratore dei loro beni, quest’ultimo decise di titolarla alla moglie, Ada.
Dopo lunghe vicissitudini, iniziate a partire dalla decisione dei Savoia di riacquistare la tenuta nel 1903, la villa è oggi sede dell’Ambasciata della Repubblica Araba d’Egitto.
Il parco di Villa Ada è ricchissimo di flora e fauna, pensate che ospita anche una rara metasequoia piantumata nel 1940

1.8. Villa Torlonia
L’intero complesso di Villa Torlonia fu costruito seguendo il progetto dell’architetto Giuseppe Valadier per il banchiere Giovanni Raimondo Torlonia nel 1806. La storia della tenuta seguì il corso degli anni successivi e dei disastrosi eventi bellici.
Caduta in stato di abbandono a metà Novecento, nel 1978 venne acquistata dal Comune di Roma che la trasformò in parco pubblico.
Si tratta di una delle ville più belle da visitare nella Capitale perché riserva scoperte uniche, tra edifici curiosi, come il Casino delle Civette, falsi ruderi, tempietti, campi da tornei, un laghetto e una natura rigogliosa.

1.9. Villa Sciarra
Tra le ville più belle da visitare a Roma era d'obbligo inserire anche Villa Sciarra, collocata tra Trastevere e Monteverde Vecchio. Villa Sciarra con i suoi 7 ettari è una villa urbana la cui storia inizia nel XVI secolo per arrivare fino all’Ottocento quando la famiglia Sciarra si occupò dell’ampliamento della villa.
Dal 1930 la tenuta è divenuta parco pubblico ed è oggi sede dell’Istituto Italiano di Studi Germanici.

2. I Palazzi di Roma
Palazzi di Roma, a Roma ci sono tantissimi palazzi, alcuni i più famosi, sono la sede delle più importanti istituzioni italiane ed altri altrettanto belli sono le residenze o lo sono state in passato delle famiglie nobili romane.
Il Palazzo del Quirinale, è sicuramente uno tra i più rappresentativi palazzi istituzionali, posto sul colle Quirinale fu in passato la residenza estiva dei papi poi, dopo l'Unità d'Italia nel 1871, fu sede prima dei re d'Italia e oggi è la sede del Presidente della Repubblica.
Sul colle Campidoglio c'è il palazzo Senatorio, che fu edificato sugli antichi edifici romani ed oggi è la sede del Comune di Roma, si affaccia sulla splendida piazza del Campidoglio opera di Michelangelo.
A piazza Venezia c'è il palazzo Valentini sede della Provincia che risale alla fine del Cinquecento.
Tra i palazzi sede delle istituzioni di Roma ci sono il seicentesco Palazzo di Montecitorio, attuale sede della Camera dei Deputati e il Palazzo Madama, che fu a lungo proprietà della famiglia Medici, poi passato allo Stato pontificio e, dopo il 1870, allo Stato italiano. E' attualmente la sede del Senato della Repubblica.
La sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri è a Palazzo Chigi, storico palazzo romano passato allo Stato italiano nel 1916. Il Palazzo delle Finanze è stato il primo grande edificio costruito dopo la presa di Roma del 1870 per volontà dell'allora ministro Quintino Sella la cui scrivania è ancora conservata nella sede di via XX settembre, oggi è la sede del Ministero dell'Economia.
Oltre ai palazzi istituzionali Roma ospita anche molti palazzi privati, normalmente chiusi al pubblico, edifici medioevali, cinquecenteschi, barocchi e nuovi edifici pubblici realizzati tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento. Tra i palazzi medioevali è famosa la Casa dei Cavalieri di Rodi a via dei Fori Imperiali.
Tra quelli del Cinquecento possiamo ammirare il palazzo dei Penitenzieri, il palazzo Medici Lante della Rovere, il palazzo della Cancelleria, il palazzo Venezia.
Tra i palazzi del XVI secolo possiamo ammirare il palazzo Della Valle, il palazzo Vidoni, il palazzo Sacchetti, il palazzo Mattei di Giove, il palazzo Mattei Paganica, il palazzo Cesi, il palazzo Spada, il palazzo Firenze, il palazzo Salviati, il palazzo Orsini Taverna, il palazzo Tonti, il palazzetto Le Roy detto piccola Farnesina ai Baullari, il palazzo di San Giuseppe Calasanzio, il palazzo Fani Pecci Blunt, il palazzo Cardelli.
Tra i palazzi del XVII secolo abbiamo il palazzo Colonna, il palazzo Falconieri, l palazzo Patrizi Clementi, il palazzo di Propaganda Fide, il palazzo Carpegna, il palazzo Santacroce, il palazzo Muti Papazzurri.
Tra i palazzi del XVIII secolo quello del Bufalo Ferrajoli, il palazzo Rondanini, il palazzo Doria Pamphilj, il palazzo Braschi, il palazzo Corsini, il palazzo Sant'Apollinare, palazzo Sant' Agostino.
Del XIX secolo è il palazzo Brancaccio, mentre del XX secolo sono il Palazzo dell’Inail, il Palazzo del Coni sede del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, il palazzo della Marina, il palazzo dell’Aeronautica, il palazzo della Farnesina (che ospita il Ministero degli Affari Esteri), la Casa Madre dei Mutilati e delle Vedove di Guerra.
I palazzi storici oltre a rendere più bella Roma sono anche la testimonianza del passato della città eterna, vennero edificati dalla creatività e dalla abilità di architetti per essere non solo le belle dimore di potenti signori, di ricchi mercanti, di nobili e di cardinali, ma avevano anche la funzione di mostrare, con la loro magnificenza, il prestigio e il potere del casato cui i proprietari appartenevano. Col palazzo si lasciava, alla propria famiglia e alla città, un’eredità d’arte e di cultura. A Roma i palazzi sono parte essenziale della città, centri attorno ai quali si aggregava e si aggrega la vita quotidiana, e che oggi sono silenti testimoni di una memoria che rivive nel racconto di quei personaggi che furono i protagonisti della storia.
2.1. Palazzo e Galleria Spada
Il Palazzo Spada a Roma è l’edificio che oggi ospita il Consiglio di Stato e la Galleria Spada, situato in Piazza Capo di Ferro, vicino a Piazza Farnese.
Fu costruito nel 1540 per il cardinale Girolamo Capodiferro e acquisito nel 1632 dal cardinale Bernardino Spada che lo fece abbellire da Francesco Borromini.
La Galleria ospita l’antica collezione privata del cardinale Bernardino Spada, che comprende dipinti (soprattutto del XVII secolo), sculture antiche, mobili antichi (in particolare, ci sono opere di Guercino, Baciccia, Orazio Gentileschi, Guido Reni). Nel cortile è possibile ammirare la famosa galleria prospettica di Borromini.

2.2. Palazzo Braschi
Il Palazzo Braschi, situato nel cuore della Roma Rinascimentale, tra Piazza Navona e Corso Vittorio Emanuele II, fu commissionato all’architetto Cosimo Morelli alla fine del XVIII secolo per essere la residenza di Luigi e Romualdo Braschi-Onesti, nipoti di Papa Pio VI (1717 – 1799), eletto papa nel 1775.
La facciata del palazzo è realizzata in travertino, con un piano terra bugnato e una mezzanina. Le finestre del piano terra sono decorate con teste di leone che tengono pigne tra le fauci, mentre quelle del primo piano, ad arco, sono adornate con festoni di foglie di quercia e piccole stelle.
All’interno, si trova una maestosa scala d’onore, ornata di statue antiche e stucchi, con le sue 18 colonne in granito rosso. I capitelli di queste colonne portano gli stemmi dei Braschi e degli Onesti.
All’angolo di Piazza del Pasquino, si trova la famosa statua parlante di Roma, il Pasquino.

2.3. Palazzo Primoli
Il Museo Napoleonico occupa il piano terra del Palazzo Primoli, la cui costruzione risale al XVI secolo. Appartenne alla famiglia Godefroy, poi ai Filonardi alla fine del XVIII secolo, e acquistato dal conte Luigi Primoli intorno al 1828.
Durante importanti trasformazioni della zono, con la costruzione delle sponde del Tevere, la ristrutturazione dell’edificio fu affidata all’architetto Raffaele Ojetti.
La vecchia facciata su Piazza Orso fu demolita e un edificio fu eretto all’angolo della nuova via Zanardelli, con un ingresso monumentale, e una nuova facciata in Piazza di Ponte Umberto.
Giuseppe Primoli donò il piano terra alla città nel 1927 per ospitare le collezioni napoleoniche nella città di Roma. Ci sono soffitti dipinti del XVIII secolo e fregi lungo le pareti dell’inizio del XIX secolo. I fregi delle sale III e V, tra cui il “leone” dei Primoli e l’ “aquila” di Bonaparte, furono realizzati dopo il matrimonio di Pietro Primoli con Charlotte Bonaparte nel 1848.
Il palazzo ospita anche la Fondazione Primoli e la sua biblioteca, composta da oltre trentamila volumi di letteratura, storia e arte.
Dal giugno 1995, il terzo piano ospita il Museo Mario Praz, appartenente alla National Gallery of Modern Art, con oltre un migliaio di opere che vanno dalla fine del XVIII secolo alla prima metà del XIX secolo.

2.4. Palazzo Farnesina ai Baullari
Questo elegante edificio rinascimentale del XVI secolo fu costruito tra il 1520 e il 1523 per il prelato bretone Thomas Le Roy, giunto a Roma nel 1494 al seguito di Carlo VIII. La proprietà dell’edificio è attestata da iscrizioni e simboli decorativi, tra cui spiccano i gigli di Francia e gli ermellini della Bretagna, che ornano le facciate del palazzo. Erroneamente, l’edificio fu designato come “Farnesina ai Baullari”, poiché i gigli vennero attribuiti, in modo sbagliato, alla famiglia Farnese.
Alcuni studiosi attribuiscono la progettazione dell’edificio a Jean de Chenevières, l’architetto che progettò anche la chiesa di San Luigi dei Francesi, rafforzando l’ipotesi di un legame stilistico e cronologico con il contesto francese dell’epoca.
Nel XVII secolo, il palazzo passò alla famiglia Silvestri, che ne fece la propria residenza.
Tuttavia, significative trasformazioni avvennero tra il 1886 e il 1900, durante i lavori urbanistici per la creazione dell’asse del Corso Vittorio Emanuele II, con una ala distrutta e una nuova facciata. Gran parte dell’edificio originale fu demolita e successivamente ricostruita per adeguarsi alle nuove esigenze della città moderna. Dal 1948, il palazzo ospita la prestigiosa collezione Barracco, un tesoro di sculture antiche.

2.5. Palazzo Doria Pamphilj
Situato all’incrocio tra Via del Corso, Via della Gatta e Piazza del Collegio Romano, il Palazzo Doria Pamphilj risale ai secoli XVI-XVIII. Costantemente rinnovato e ampliato, è oggi uno dei più grandi palazzi privati di Roma.
Inizialmente costruito dal cardinale Fazio Santoro, divenne in seguito proprietà dei Della Rovere e poi del cardinale Pietro Aldobrandini all’inizio del XVII secolo. Nel 1647, Olimpia Aldobrandini lo portò in dote al principe Camillo Pamphilj, nipote di papa Innocenzo X. Da allora, è rimasto nel patrimonio dei Doria-Pamphilj, discendenti diretti dei Pamphilj.
Le collezioni esposte, accessibili al pubblico, sono distribuite in diverse sale, tra cui la cappella progettata da Carlo Fontana e la sontuosa Galleria degli Specchi.

2.6. Palazzo Colonna
Situato ai piedi della Colle del Quirinale, vicino alla chiesa dei Santi Apostoli, la sua costruzione ebbe inizio nel XIV secolo, quando una delle famiglie più influenti di Roma, i Colonna. Questi, originari del villaggio di Colonna nei pressi di Roma, decise di edificare una residenza sulle fondamenta di antiche strutture medievali, tra cui case e forti appartenenti ai conti di Tuscolo, antenati della famiglia.
Nel corso di cinque secoli e venti generazioni di residenza dei Colonna, il palazzo si è ampliato e trasformato, integrando diversi stili architettonici sia all’esterno che all’interno.
Dalla fortezza familiare del Medioevo fino al XVI secolo, il palazzo divenne progressivamente un esempio fondamentale del barocco romano a partire dal XVII secolo, grazie al contributo di grandi artisti dell’epoca come Antonio del Grande, Gian Lorenzo Bernini, Carlo Fontana e Paul Schor. Fu in questo periodo che nacque la celebre Galleria Colonna. Nel XVIII secolo, alcune sale furono impreziosite da artisti come Pompeo Batoni e Pietro Bianchi.
Il palazzo si estende su diverse ali, con elementi gotici, rinascimentali e barocchi che testimoniano l’evoluzione dei gusti nel corso dei secoli.

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